Quando la nostra Matilde Fiorin è salita sul gradino più alto del podio a ritirare la sua medaglia d'oro il sole era già tramontato da un pezzo dietro le tribune del torrido pattinodromo di Pordenone al termine della terza ed ultima giornata dei campionati italiani FISR, freestyle: free jump, roller cross ed high jump.
Ma riavvolgiamo il nastro ed andiamo con ordine. Dopo la cerimonia di apertura si parte venerdì con il salto a secco. Tutti gli atleti cremaschi hanno ben figurato conquistando con Daniele Cuccovillo un ottimo bronzo nella categoria allievi con un salto di 115 cm, il migliore di sempre per Daniele che in corso d'anno ha voluto perfezionare la sua tecnica saltando anche nel cortile di casa... Sfortunato quarto posto per Jacopo Lorenzetti che avrà però modo di rifarsi nei giorni a seguire. Quarto posto anche per Marcello Riviera. Bene anche Francesco Brambatti che eguaglia in gara il suo personale. Benino Davide Albini che senza la rampa si sente un pulcino ma con la rampa diventa un vero drago e benino Matilde, certamente non soddisfatti della prestazione. Al termine della prima serata già c'era di che festeggiare ma certo non ci si poteva accontentare.
Sabato, seconda giornata dedicata al roller cross, specialità che ancora ci vede lontani dai migliori. Il percorso è lungo e filante, il caldo è torrido ed i nostri ragazzi pagano dazio già nelle qualifiche a tempo. Certo non possiamo rimproverare nulla ai nostri atleti, impegno e dedizione ci sono tutti. Nelle batterie lottano come leoni ma, uno dopo l'altro devono lasciare il passo. Unica, ancora la migliore dei nostri, a passare il turno in batteria è Greta Bonizzi che, quatta quatta fuori pista, in gara si trasforma e porta grinta da vendere. Anche Greta si deve però arrendere alla forza delle avversarie. Riccardo Reiter, Jacopo Lorenzetti, Matilde Fiorin, Irene De Stefani, Valerio Bombelli e Marcello Riviera fanno del loro meglio ma ancora non basta.
Nel dubbio in serata si festeggia comuque perché la partecipazione ad un campionato italiano non è cosa da tutti i giorni e condividere l'esperienza è comunque motivo sufficiente per festeggiare.
Domenica pomeriggio è il turno dell'high jump, la gara più attesa dai nostri, la gara su cui si concentrano maggiormente le speranze, ma anche tensioni ed aspettative taglia gambe. Parto dalla fine: undici gli atleti cremaschi in gara in high jump, sei le medaglie conquistate! La prima, d'oro, ve l'ho anticipato è dell'aeroplanino Matilde categoria ragazzi femminile. Matilde, tesa e delusa per il roller cross, butta sul cemento tutta la forza di cui è capace e decolla per superare i 190 cm in uno stile unico accompagnata dall'ammirazione di tutti i presenti. Seconda medaglia, argento per Jacopo, ragazzi maschile, che bissa così il risultato dello scorso anno, dovendo però quest'anno migliorare la sua prestazione. Il livello sale e non si può certo restare a guardare. Terza medaglia, ancora un bronzo per Daniele, allievi maschile; per la prima volta lo abbiamo visto con la tensione sul volto, pagata a inizio gara con un errore di troppo ma gestita alla grande nel finale quando eguaglia il suo personale, vola sopra i 230 cm e torna sorridente come sempre lo abbiamo visto e con due medaglie nazionali al collo vorrei anche vedere... Ottima gara anche per Francesco Brambatti, che con il passaggio di categoria, deve scucire lo scudetto conquistato lo scorso anno ma non senza lottare: la soddisfazione per il passaggio sofferto oltre i due metri ed il meritato quarto posto sono il premio per un anno di duro lavoro, trampolino per il prossimo. Molto bene anche Greta, allievi femminile, 190 cm per lei; ormai ha imparato a gestire le tensioni di appuntamenti così importanti ed i salti non li sbaglia più dimostrando ampi margini di miglioramento, anche per Greta un quarto posto meritato. Bene anche Irene, stessa categoria, come sua abitudine soffre l'ingresso ma poi si scioglie e salta come sa. Quarta medaglia di giornata per Davide, juniores, splendido argento su misure ancora maggiori di quelle raggiunte dai seniores che hanno lottato per il titolo assoluto. Una gara da brividi, una gara vietata ai deboli di cuore. Il suo avversario diretto nel testa a testa finale sbaglia e Davide che fa, non si scompone, aggiusta col nastro adesivo il pattino rotto nel salto precedente, parte a razzo, decolla e sorvola i 265 cm (avete letto bene... ho scritto 2 metri e 65 cm, come il soffitto del vostro appartamento). È festa grande, in tribuna scende pure qualche lacrima, ma, lo sport è bello (o brutto) per quello, il nostro avversario, Enrico La Volpe, lo cito perchè se lo merita, passa direttamente alla misura successiva saltando 270 cm al primo tentativo, garantendosi una strameritata medaglia d'oro. Nella stessa categoria esordio per Lorenzo Bombelli che gareggia per fare esperienza e commette qualche errore di troppo, errori di cui certamente farà tesoro alla prossima occasione. La quinta medaglia di giornata la conquista Giulia Mapelli, juniores femminile, bronzo per lei al termine di una stagione travagliata da infortuni e malanni che le hanno di fatto impedito una preparazione come si deve. Da ultimo, giunge il bronzo anche per Marcello Riviera, seniores che non si arrende agli anni che passano e continua a lottare buttando l'anima in pista, oltre alle ginocchia... 250 cm per lui. Si ferma un gradino sotto il podio Matteo De Stefani, che salta più di chiunque altro anche per il solo piacere di saltare. Matteo è ormai un veterano e la sua presenza per la squadra è sempre importante.
Oltre allo stesso Marcello, ancora una volta è Susanna Scotti a guidare i ragazzi durante tutto l'anno, nei giorni che precedono i campionati e nei giorni di gare, fissa, in piedi sotto il solleone per non perdersi nemmeno un attimo delle prove dei suoi allievi. Susanna c'è sempre ed i suoi ragazzi lo sanno bene.
A Marcello, Susanna ed al preparatore atletico Lorenzo Marchioro vanno i ringraziamenti per una stagione chiusa all'altezza delle aspettative, con il giusto mix fra gioia e sofferenza, fra agonismo e condivisione, quel mix che a noi, gente della Roller Power, piace sempre tanto.