"E' stata la giornata più bella della mia vita, pattini è lo sport più bello del mondo!". Si sa che i bambini si lasciano prendere dall'entusiasmo ma per Sofia l'emozione del momento è qualcosa di incontenibile, qualcosa che va vissuto sino in fondo e che lascia il segno nel cuore dei più piccoli e negli occhi di chi guarda.
I piccoli pattinano veloci per vincere, i piccoli pattinano veloci per raggiungere il loro traguardo che non sempre però è la linea d'arrivo. Per i piccoli il traguardo è sfilare davanti al pubblico che ti applaude, primo o ultimo fa lo stesso, il traguardo sono le braccia di mamma e papà che ti accolgono al termine della gara, il traguardo è superare ansie e paure, per i piccoli il traguardo è una medaglia al collo che comunque sa di trionfo. Solo che all'Xcream i piccoli hanno dai 5 ai 50 anni perché tutti pattinano veloci, quanto possono, per il loro traguardo, perché pattini ai piedi sono tutti piccoli allo stesso modo.
Chi lo conosce bene sa che il nostro Marcello Riviera è un maestro dei neologismi ma questa volta Marcello si è superato ed il suo "gioconistico" resterà scolpito sull'asfalto cremasco: in una parola raccoglie quel mix perfetto tra la voglia di primeggiare (con se stessi o con gli altri fate voi), che ci sta, con la voglia di godersela sino in fondo, che ci sta.
La domenica trascorsa a Crema non ha tradito le attese nonostante il taglio del programma pomeridiano causa pioggia (nemmeno Giove Pluvio ha voluto mancare, invidioso, dopo il sole cocente degli scorsi anni). E' stata una giornata super, ritagliata su misura per chi sui pattini vuole dare spettacolo in gara, ritagliata per chi da fuori lo spettacolo se lo vuole godere tutto. La formula garantisce, dopo batterie a tempo, finali equilibrate in cui ogni gruppo se la gioca al fotofinish. Nulla è scontato, nulla è deciso sino all'ultimo metro.
Abbiamo visto bimbi di trenta chili dare il cinque e lasciare la pista a omaccioni da un quintale; pluricampionesse italiane dare del filo da torcere a maschietti rimasti dietro (la scusa del gentleman non regge...); abbiamo terminato le garze e il ghiaccio dell'ambulanza perché se torni da una gara freestyle senza una abrasione hai corso solo a metà ma se ti bruci una natica allora di medaglie ne hai almeno due; abbiamo consumato il bank to bank lasciando la pista aperta tutto il giorno, pause comprese, perché una pista chiusa con i pattini ai piedi è come una montagna di panna montata dietro una vetrina; abbiamo raccolto le lacrime dei delusi e i sorrisi dei delusi di prima che un attimo dopo son tornati felici; abbiamo lasciato un piazzale che così pulito non era stato mai; abbiamo distribuito premi che nemmeno in tutte le altre gare dell'anno messe insieme, grazie agli sponsor generosi che credono in noi; abbiamo udito, alle prime gocce di pioggia, un coro di 200 voci alzarsi al cielo invocando sole, sole, sole... che però non ha voluto ascoltare.
Vi dirò che, nonostante le grandi fatiche dell'organizzazione, l'interruzione prima del tempo ha lasciato a tutti la sensazione di sospeso, ha lasciato appetito, ha lasciato a tutti la voglia di ripartire subito, il più presto possibile, perché come l'Xcream c'è solo l'Xcream!!!
Un grazie speciale a tutta la Roller Power che con gli amici più stretti ha garantito il successo della manifestazione. Su tutti Marcello Riviera che resta il n. 1 anche quando, raramente, toglie i pattini; Susanna Scotti che è la prima donna Roller Power, che è la Roller Power. In particolare grazie ad Andrea Pastormerlo e Marta Previde; a Rosamaria Rizza; Lorenzo Brun.
Grazie ai nostri sponsor: