giovedì 20 novembre 2025

La nostra Storia... Ricordi e Lacrime





 Ed eccoci qui, tutti insieme per inaugurare il venticinquesimo compleanno della Roller Power.

Adesso lo diamo per scontato, ci siamo preoccupati più per l’organizzazione della giornata che per motivo dietro questi sforzi.
è però giusto anche fermarsi un momento, rilassarsi, e ripercorrere tutto ciò che ha vissuto dal 1999 ad oggi.
25 anni fa nacque una squadra di pattinaggio. sembrava una cosa strana: uno sport sconosciuto senza alcuna importanza. poche erano le persone che ne facevano parte, coloro che fin dall’inizio hanno creduto nel potenziale dei pattini e nelle belle esperienze che questi potevano offrire: Riccardo, Francesco, Paolo, Andrea, Rnrica e Walter.
Allora qualcuno iniziò a rimanere stupito da ciò che si potesse fare con delle ruote ai piedi, cosi decise di curiosare un pò meglio riguardo a questa questione della “roller power”.
fu così che la squadra cominciò a crescere: si parla sempre di una decina, ma nel tempo venne valorizzato l’insegnamento di questo sport, fino ad un livello agonistico.
tutto l’impegno che da quel momento in poi è stato messo; insieme alla gioia di pattinare e all’emozione dello stare insieme, nel tempo ha trasformato quella che era una piccola squadra provinciale in una grande famiglia.
in questi venticinque anni le esperienze vissute sono inimmaginabili: allenamenti, gare, viaggi… tutte cose che sono state possibili solo grazie al costante impegno di allenatori, atleti e genitori.
Quest'importante squadra ha permesso a coloro che l’hanno vissuta di avere ricordi che resteranno per sempre scolpiti nella loro memoria.
è allora giusto ripercorrerne qualcuno:
- i primi arrivati, i veri e propri veterani della roller power: Teo, Ila, Filippo, Giulia, Davide e Francesco. loro erano le nuove promesse della squadra, che hanno potuto sperimentare i primi approcci a tutto quello che poi è diventato pane quotidiano per i pattinatori successivi. in particolare Giulia desidera menzionare la sua prima gara, che le ha dato emozioni talmente forti che non ha piu tolto i pattini dai piedi: ad altopascio, nel 2014 in toscana. talmente bella è stata per lei quell’esperienza che l’anno dopo è scesa ancora piu giu, in calabria.
- col tempo la squadra venne riempita di bambini; tutti con gli occhi ardenti e la fame di pattinare. a questo punto i bei momenti crescono sempre di più, il rapporto tra le persone si rinforza e i ricordi si continuano a creare. arrivano allora le prime gare agonistiche, regionali e nazionali. la cosa più bella è che fin dall’inizio l’insegnamento su cui marci e susi premevano di più, era di divertirsi senza tenere conto di alcun risultato. noi non siamo il posizionamento che conseguiamo in una competizione; siamo tutto lo sforzo che abbiamo fatto per raggiungerlo.
-  
- ricordiamo i vecchi compagni, che per un po hanno fatto parte di quest’avventura.
- ricordiamo federico camotti, e del momento in cui, dopo un regionale di cross, vomitò accanto allo striscione della roller power fuori dal campo gara.
- ricordiamo andrea balestriero, e del momento in cui, durante una gara di high jump è riuscito ad infrangere una delle poche regole della disciplina: arrivare fino ai coni di arrivo. ripercorriamo la rabbia di susi e marci e le urla dei compagni per cercare di salvarlo da quella che poi sarebbe stata la sua squalificazione.
- ricordiamo marta rizzo, e il fatto che fosse quasi meno snodata di jacopo e di come per questo uno degli esercizi di stretching ha preso il suo nome, il marta’s.
- ricordiamo francesco brambatti e tutto ciò che ha continuato a fare per la roller power in seguito al suo doloroso infortunio, cosa che dimostra l’affetto che prova per questa squadra.
- ricordiamo filippo, irene, sara, serena, martina, greta, riccardo, lorenzo, valerio, Ilaria, matteo, anna e tutti coloro che sono stati di passaggio nella squadra, insieme ovviamente a tutti gli allenatori che hanno sopportato le lezioni con noi senza farsi trasportare dalla nostra stupidità.
ma la roller power non è solo allenamento o gara: roller power è tutti gli stage che ci hanno fatto conoscere altri atleti italiani; è le giornate a fare downhill con walter; è le trasferte a vigevano e quelle in pumptruck; è i burpies e i pistols che hanno massacrato tutti; è gli spettacoli col fuoco, con le macchine e con le persone, sempre in grado di stupire chi ci guarda.
la roller power è anche sacrificio… è tornare tardi la sera; è utilizzare quel giorno del weekend per dedicarsi alla squadra; è vedere più i propri compagni che la famiglia.
se pensiamo a questa famiglia ci vengono in mente talmente tanti momenti e talmente tante esperienze che non finiamo piu di parlarne, e allora ne citiamo alcune: i ‘ci vediamo domani’ che ormai connotano la maggiorparte dei giorni della nostra vita (sfortunatamente per dani); il momento in cui, alla palestra di ombriano, casualmente avevamo tutti i pattini seba blu, rossi o neri. le stupidaggini dette continuamente, le figure del cavolo davanti agli sconosciuto e il fatto che ora alcuni atleti hanno voluto trasmettere la loro passione diventando insegnanti dei piu piccoli: ilaria, giulia, francesco, matilde, daniele e chiara.  
la roller power è riuscita a farci crescere e a farci provare un sacco di emozioni nuove, e questo è grazie soprattutto ai viaggi. momenti che, nonostante le milioni difficoltà, sono stati talmente preziosi che nessuno li dimenticherà mai. nord, centro e sud italia; Lione… tutte esperienze che ci hanno portati ad essere ciò che siamo.
infine, la roller power è riuscita a darci insegnamenti che porteremo dentro di noi in tutti gli altri aspetti della vita. abbiamo imparato che non esistono nemici, ma solo degli amici rivali di cui possiamo essere fieri e con cui i momenti di competizione si arricchiscono, quegli “avversari” che lo sono soltanto dentro al campo gara, mentre fuori sono compagni di risate e giornate infinite. ci ha insegnato cos’è l’impegno, insormontabile aspetto di questo sport: se abbiamo degli obiettivi è inutile cercare la ‘via facile’, l’unico modo per conseguirli e per essere soddisfatti e mettere tutto quello che abbiamo in corpo, anche se questo è sinonimo di fatica e sacrificio. ci portiamo dietro un nuovo autocontrollo, che tutt’ora stiamo cercando di migliorare: l’ansia prima delle gare, il non sentirsi mai abbastanza pronti o l’agitazione a vedere i nostri cari tra il pubblico sono tutti elementi che ci hanno solo fortificati. abbiamo capito cos’è la condivisione, e questo lo si vede in tutte le torte che portiamo ai compleanni, negli allenamenti di natale o di carnevale tutti travestiti, nella mano che ci si da per aiutarsi a rialzarsi dopo una caduta o nel ‘forza’ che ci si grida alla partenza.
ognuno di noi avrebbe tanto da dire riguardo questa grande famiglia, ognuno di noi condividerebbe milioni di ricordi e tutto questo è possibile soprattutto grazie a voi; susi, marci. siete fonte d’ispirazione per tutti e quando ci vedete persi fate di tutto per riportarci sulla retta via. questi venticinque anni della roller power allora sono dedicati a voi, che avete sempre messo e continuate a mettere impegno per farci crescere. mi permetto di dire anche che questi venticinque anni li dedichiamo un pochettino a noi ragazzi, e ai genitori che non si sono tirati indietro a nessuna difficoltà. grazie a tutti per questo quarto di secolo ricco di belle cose e andiamo avanti piu determinati di prima, anche se questo significa avere male ai muscoli 24 ore su 24 (per favore non prendete questo pretesto per massacrarci ancora di piu).
 adesso lo diamo per scontato, ci siamo preoccupati più per l’organizzazione della giornata che per motivo dietro questi sforzi.
è però giusto anche fermarsi un momento, rilassarsi, e ripercorrere tutto ciò che ha vissuto dal 1999 ad oggi.
25 anni fa nacque una squadra di pattinaggio. sembrava una cosa strana: uno sport sconosciuto senza alcuna importanza. poche erano le persone che ne facevano parte, coloro che fin dall’inizio hanno creduto nel potenziale dei pattini e nelle belle esperienze che questi potevano offrire: riccardo, francesco, paolo, andrea, enrica e walter.
allora qualcuno iniziò a rimanere stupito da ciò che si potesse fare con delle ruote ai piedi, cosi decise di curiosare un pò meglio riguardo a questa questione della “roller power”.
fu così che la squadra cominciò a crescere: si parla sempre di una decina, ma nel tempo venne valorizzato l’insegnamento di questo sport, fino ad un livello agonistico.
tutto l’impegno che da quel momento in poi è stato messo; insieme alla gioia di pattinare e all’emozione dello stare insieme, nel tempo ha trasformato quella che era una piccola squadra provinciale in una grande famiglia.
in questi venticinque anni le esperienze vissute sono inimmaginabili: allenamenti, gare, viaggi… tutte cose che sono state possibili solo grazie al costante impegno di allenatori, atleti e genitori.
Quest'importante squadra ha permesso a coloro che l’hanno vissuta di avere ricordi che resteranno per sempre scolpiti nella loro memoria.
è allora giusto ripercorrerne qualcuno:
- i primi arrivati, i veri e propri veterani della roller power: Teo, Ila, Filippo, Giulia, Davide e Francesco. loro erano le nuove promesse della squadra, che hanno potuto sperimentare i primi approcci a tutto quello che poi è diventato pane quotidiano per i pattinatori successivi. in particolare Giulia desidera menzionare la sua prima gara, che le ha dato emozioni talmente forti che non ha piu tolto i pattini dai piedi: ad altopascio, nel 2014 in toscana. talmente bella è stata per lei quell’esperienza che l’anno dopo è scesa ancora piu giu, in calabria.
- col tempo la squadra venne riempita di bambini; tutti con gli occhi ardenti e la fame di pattinare. a questo punto i bei momenti crescono sempre di più, il rapporto tra le persone si rinforza e i ricordi si continuano a creare. arrivano allora le prime gare agonistiche, regionali e nazionali. la cosa più bella è che fin dall’inizio l’insegnamento su cui marci e susi premevano di più, era di divertirsi senza tenere conto di alcun risultato. noi non siamo il posizionamento che conseguiamo in una competizione; siamo tutto lo sforzo che abbiamo fatto per raggiungerlo.
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- ricordiamo i vecchi compagni, che per un po hanno fatto parte di quest’avventura.
- ricordiamo federico camotti, e del momento in cui, dopo un regionale di cross, vomitò accanto allo striscione della roller power fuori dal campo gara.
- ricordiamo andrea balestriero, e del momento in cui, durante una gara di high jump è riuscito ad infrangere una delle poche regole della disciplina: arrivare fino ai coni di arrivo. ripercorriamo la rabbia di susi e marci e le urla dei compagni per cercare di salvarlo da quella che poi sarebbe stata la sua squalificazione.
- ricordiamo marta rizzo, e il fatto che fosse quasi meno snodata di jacopo e di come per questo uno degli esercizi di stretching ha preso il suo nome, il marta’s.
- ricordiamo francesco brambatti e tutto ciò che ha continuato a fare per la roller power in seguito al suo doloroso infortunio, cosa che dimostra l’affetto che prova per questa squadra.
- ricordiamo filippo, irene, sara, serena, martina, greta, riccardo, lorenzo, valerio, Ilaria, matteo, anna e tutti coloro che sono stati di passaggio nella squadra, insieme ovviamente a tutti gli allenatori che hanno sopportato le lezioni con noi senza farsi trasportare dalla nostra stupidità.
ma la roller power non è solo allenamento o gara: roller power è tutti gli stage che ci hanno fatto conoscere altri atleti italiani; è le giornate a fare downhill con walter; è le trasferte a vigevano e quelle in pumptruck; è i burpies e i pistols che hanno massacrato tutti; è gli spettacoli col fuoco, con le macchine e con le persone, sempre in grado di stupire chi ci guarda.
la roller power è anche sacrificio… è tornare tardi la sera; è utilizzare quel giorno del weekend per dedicarsi alla squadra; è vedere più i propri compagni che la famiglia.
se pensiamo a questa famiglia ci vengono in mente talmente tanti momenti e talmente tante esperienze che non finiamo piu di parlarne, e allora ne citiamo alcune: i ‘ci vediamo domani’ che ormai connotano la maggiorparte dei giorni della nostra vita (sfortunatamente per dani); il momento in cui, alla palestra di ombriano, casualmente avevamo tutti i pattini seba blu, rossi o neri. le stupidaggini dette continuamente, le figure del cavolo davanti agli sconosciuto e il fatto che ora alcuni atleti hanno voluto trasmettere la loro passione diventando insegnanti dei piu piccoli: ilaria, giulia, francesco, matilde, daniele e chiara.  


La roller power è riuscita a farci crescere e a farci provare un sacco di emozioni nuove, e questo è grazie soprattutto ai viaggi. momenti che, nonostante le milioni difficoltà, sono stati talmente preziosi che nessuno li dimenticherà mai. nord, centro e sud italia; Lione… tutte esperienze che ci hanno portati ad essere ciò che siamo.
infine, la roller power è riuscita a darci insegnamenti che porteremo dentro di noi in tutti gli altri aspetti della vita. abbiamo imparato che non esistono nemici, ma solo degli amici rivali di cui possiamo essere fieri e con cui i momenti di competizione si arricchiscono, quegli “avversari” che lo sono soltanto dentro al campo gara, mentre fuori sono compagni di risate e giornate infinite. ci ha insegnato cos’è l’impegno, insormontabile aspetto di questo sport: se abbiamo degli obiettivi è inutile cercare la ‘via facile’, l’unico modo per conseguirli e per essere soddisfatti e mettere tutto quello che abbiamo in corpo, anche se questo è sinonimo di fatica e sacrificio. ci portiamo dietro un nuovo autocontrollo, che tutt’ora stiamo cercando di migliorare: l’ansia prima delle gare, il non sentirsi mai abbastanza pronti o l’agitazione a vedere i nostri cari tra il pubblico sono tutti elementi che ci hanno solo fortificati. abbiamo capito cos’è la condivisione, e questo lo si vede in tutte le torte che portiamo ai compleanni, negli allenamenti di natale o di carnevale tutti travestiti, nella mano che ci si da per aiutarsi a rialzarsi dopo una caduta o nel ‘forza’ che ci si grida alla partenza.
ognuno di noi avrebbe tanto da dire riguardo questa grande famiglia, ognuno di noi condividerebbe milioni di ricordi e tutto questo è possibile soprattutto grazie a voi; susi, marci. siete fonte d’ispirazione per tutti e quando ci vedete persi fate di tutto per riportarci sulla retta via. questi venticinque anni della roller power allora sono dedicati a voi, che avete sempre messo e continuate a mettere impegno per farci crescere. mi permetto di dire anche che questi venticinque anni li dedichiamo un pochettino a noi ragazzi, e ai genitori che non si sono tirati indietro a nessuna difficoltà. grazie a tutti per questo quarto di secolo ricco di belle cose e andiamo avanti piu determinati di prima, anche se questo significa avere male ai muscoli 24 ore su 24 (per favore non prendete questo pretesto per massacrarci ancora di piu).

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